Antiplagio che scopre l

Antiplagio che scopre l'intelligenza artificiale

Il settore educativo e' in continua evoluzione e trasformazione e l'avvento dell'Intelligenza Artificiale sta accelerando questo processo.
L’intelligenza artificiale offre strumenti che migliorano l’apprendimento e l’insegnamento ma l'utilizzo dell’IA solleva questioni riguardanti l’integrità accademica e l’uso etico di queste tecnologie.
L' Università di Ferrara che ha recentemente annullato un esame di Psicobiologia in quanto diversi studenti hanno utilizzato strumenti di IA, come ChatGPT, durante la prova. L’ateneo ha dichiarato che, non essendo possibile identificare i responsabili, l’esame è stato annullato per tutti i partecipanti ovviamente suscitando proteste tra gli studenti che non avevano fatto uso di tali strumenti, evidenziando le difficoltà nel gestire l’uso dell’IA in ambito accademico.
Skuola.net, ha effettuato un sondaggio sulla maturità evidenziando che il 75% degli studenti ha ammesso di aver utilizzato strumenti di IA per preparare gli esami. Un altro sondaggio di Tgm Research per Noplagio.it ha rilevato che il 18% degli studenti tra i 16 e i 18 anni utilizza l’IA durante i compiti in classe, mentre il 13% consegna elaborati interamente generati da assistenti virtuali. I dati indicano quindi una crescente dipendenza dagli strumenti di IA tra gli studenti.


Per contrastare l’uso improprio dell’IA, diverse università italiane stanno adottando misure specifiche:
• l’Università di Padova sta implementando un nuovo server anti-plagio, più avanzato di quello utilizzato fino al 2023, per analizzare le tesi di laurea.
• A Venezia, la Ca’ Foscari si e', invece, introdotto il divieto di consegna di tesine casalinghe, a meno che non siano accompagnate da un esame orale
• L’Università di Verona ha scelto di integrare un software capace di individuare parti di testo generate artificialmente.
Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, hanno adottato linee guida per l’uso dell’IA nelle scuole, riconoscendo la complessità e l’evoluzione continua di questa sfida.
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nell’istruzione ha generato preoccupazioni tra educatori e genitori, infatti, si teme che gli studenti possano diventare eccessivamente dipendenti da questi strumenti, riducendo lo sviluppo di competenze critiche e creative.
Le implicazioni etiche poi sono innumerevoli ma il nodo cruciale sta nel fatto che IA genera si testi vari ma spesso essi sono fallati da errori concettuali che gli studenti non evidenziano proprio perché si affidato in toto a questo strumento!

Fonte orizzonte scuola .it


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