La Storia di nuovo alla maturità

Si auspica che la storia del Novecento acquisti centralità durante l'ultimo anno di scuola in particolare sarà necessario prevedere un cambio di programma affinché gli studenti abbiano una veduta anche dei fatti contemporanei.

 Ad esempio i manuali di storia risultano ancora caotici e prolissi proponendo una varietà di informazioni difficili da assimilare. Poco schematici e confusionari i testi non consentono agli studenti di comprendere il presente attraverso lo studio anche del passato.

Durante un corso di aggiornamento sulla didattica della storia tenuto dai docenti di Clio 92 la Professoressa Maria Teresa Rabitti, docente della Libera Università di Bolzano ha affermato che:

"è semplicemente un problema di gestione. Nei traguardi di competenze non si parla mai di fatti da conoscere, ma di processi fondamentali da padroneggiare. Per esempio, come si passa dall’impero romano del V sec. al Sacro Romano Impero nell’IX sec.? Quali fatti hanno reso possibile questo cambiamento? Come è avvenuto questo processo di trasformazione? Noi consigliamo ai docenti di impostare le loro unità di apprendimento mettendo per prima cosa i ragazzi di fronte a due quadri statici, quello iniziale e quello finale, sollecitando poi la domanda ma in mezzo che cosa c'è stato? Che cosa è successo?".

Lo schema proposto è il seguente:

  • Descrizione: attraverso foto, carte geostoriche ecc. si propone la situazione di partenza;
  • Descrizione della situazione di arrivo;
  • Confronto le due situazioni mettendo in evidenza i cambiamenti intercorsi suscitando nell’uditorio quesiti importanti la risposta ai quali porterà alla comprensione dei mutamenti;
  • Organizzazione dei  fatti in periodi e temi significativi.

Ciò che conta sono i "processi" attraverso i quali si propongono gli argomenti ovvero la concatenazione dei fatti che hanno condotto alla fine ai mutamenti.

FONTE Orizzontescuola.it


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