La  riforma della scuola

La riforma della scuola

"I ragazzi - dice Valditara - devono trovare il gusto della lettura e imparare a scrivere bene". Oltre a uno spazio maggiore alla letteratura, anche dell'infanzia, e alla grammatica, verrà ridata centralità alla storia dell'Italia "ma senza ideologia"

Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara ha annunciato le Nuove Indicazioni Nazionali (i nuovi programmi), per il primo ciclo di istruzione. "Abbiamo disegnato il cammino di bambini e adolescenti dai 3 ai 14 anni, insomma il percorso dall’infanzia alle medie. Ma stiamo lavorando anche per le superiori. E introduciamo molte innovazioni", ha affermato il ministro a Il Giornale.

La riforma della scuola, su proposta della commissione voluta da Valditara, ha reintrodotto  la possibilità di studiare il latino a partire dalla seconda media la motivazione del ministro è: "vuol dire andare alle radici della lingua italiana e del significato delle parole". 

Verrà poi abolita la geo-storia alle superiori e ridata centralità alla narrazione di quel che è accaduto nel nostro Paese dai tempi antichi fino ad oggi: "La storia diventa la scienza degli uomini nel tempo. L'idea è di sviluppare questa disciplina come una grande narrazione, senza caricarla di sovrastrutture ideologiche, privilegiando inoltre la storia d'Italia, dell'Europa, dell’Occidente".

Letteratura, anche quella dell'infanzia, e grammatica avranno molto più' spazio: "L'insegnamento della letteratura sin dalla prima elementare, in modalità adeguata alla giovane età degli studenti, deve far sì che gli allievi prendano gusto alla lettura e imparino a scrivere bene. Si è scelto di rafforzare l'abilità di scrittura che è quella più in crisi delle abilità linguistiche".

 La riforma parte dalla necessità di combattere l'analfabetismo di ritorno infatti , fin dal secondo anno delle elementari, si propone di aiutare la comprensione dei testi anche attraverso l'apprendimento a memoria di filastrocche, poesie e haiku, tratte non solo dalla letteratura per l'infanzia ma anche da testi di autori moderni (Saba, Govoni, Pascoli, Gozzano e Penna). Inoltre sin dalla prima elementare i bambini verranno coadiuvati nell'apprendimento musicale e alla  storia della musica.

 


L'ordinanza del Ministero Valditara  definisce anche  le modalità di valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli studenti della Scuola primaria e del comportamento degli studenti della Scuola secondaria di primo grado.

Dal 2024/2025 alla scuola primaria ritornano i giudizi sintetici da "Ottimo a Non sufficiente" per la valutazione dell'apprendimento degli alunni inclusa educazione civica.

Nella Scuola secondaria di primo grado, la valutazione della condotta degli studenti sarà espressa in decimi: coloro che otterranno un punteggio inferiore a 6/10 non saranno ammessi alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo.

Afferma il ministro: "Questa riforma segna un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. L’introduzione dei giudizi sintetici nelle Scuole primarie, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette infatti di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione”...Il voto di condotta nella Scuola secondaria di primo grado mira a rafforzare la responsabilità individuale e il rispetto delle regole. Un’attenzione particolare sarà riservata alla valutazione degli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento, assicurando così un approccio inclusivo e personalizzato alle necessità di ogni singolo alunno”.

Fonte: www.orizzonte scuola.it


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