Il matrimonio nato come alleanza strategica diventa da subito rapporto di amore e forte passione. Giovanna è innamoratissima del bel marito e lei vissuta nella bigotta corte spagnola è sconvolta dalla passione dei sensi. Lei ha 19 anni e lui 23. Ma se l’amore è eterno per qualcuno, non lo è per altri. E se eterno lo fu per Giovanna, non lo fu altrettanto per Filippo che cominciò presto ad avere giovani amanti e a frequentare osterie e a dedicarsi ad ogni piacere. Non era possibile per Giovanna accettare il tradimento e le scenate si ripetevano anche nelle occasioni ufficiali..lei urlava, si buttava per terra e non mangiava per giorni. Filippo rispondeva con indifferenza e a volte alzando le mani su Giovanna. La leggenda della follia d’amore di Giovanna cominciò a correre per l’Europa. Isabella e Ferdinando preoccupati invitarono gli sposi in Spagna e nel corso della visita la situazione psicologica di Giovanna precipitò: le scenate di gelosia e i digiuni seguiti da abbuffate notturne si moltiplicarono. Ormai era per tutti la “loca”. Morta Isabella, Ferdinando reggente a nome di Giovanna della Castiglia, le impedisce di seguire Filippo nelle Fiandre e la rinchiude nel castello della Mata di Medina. Nel 1506 Filippo muore di complicanze virali e Giovanna si rifiuta di far seppellire il marito che viene imbalsamato e conservato vicino a lei. La regina parla per ore con il cadavere, lo accarezza, lo bacia...finalmente è tutto suo.
Quando è costretta ad abbandonare Burgos, dove è prigioniera del padre, per una epidemia di peste, costringe il seguito a portarsi dietro il cadavere di Filippo. Ferdinando stanco di tanta follia la rinchiude nella fortezza di Tordesillas. Giovanna ci rimarrà 46 anni. Suo figlio Carlo V che quasi non l’ha conosciuta diventerà imperatore.